Assomil informa
Essenza di ponziopilatismo

Ancora una volta gli uffici di vertice non hanno fatto chiarezza sulla spinosa questione relativa agli ex forestali provenienti dai ruoli tecnici.
Che fare di questa sparuta minoranza all’interno di una specialità evidentemente bistrattata dai vertici dell’Arma?
La risposta del CUFA è diretta come non mai….”cari ufficiali, fate di loro quello che ve pare!” Roba che Ponzio Pilato al confronto è un decisionista!
Noi di ASSO.MIL non vogliamo sostituirci all’amministrazione e dire quali tipo di servizio possano o non possano svolgere gli ex tecnici della Forestale.
Ricordiamo però che ai Periti, Revisori e Collaboratori è stata data, al tempo, la possibilità di fare un corso di diversi mesi propedeutico all’inserimento nei ruoli di Maresciallo, Sovrintendente ed Agente.
Chi ha voluto, ha fatto questi corsi, chi invece ha preferito non farli, ha scelto, legittimamente, di mantenere la propria professionalità che nessuno sembra voglia chiarire entro quali ambiti debba essere impiegata.
Detto questo, ribadiamo per l’ennesima volta un concetto chiave. Discrezionalità spesso è sinonimo di arbitrio.
In tale ambito il potere discrezionale, concesso ancora una volta agli ufficiali, provocherà nelle migliori delle ipotesi una profonda disparità di trattamento del personale da un ufficio all’altro.
Noi siamo stanchi della discrezionalità, del capriccio, dei “fate un po’ come ve pare”. Noi chiediamo che venga finalmente fatta chiarezza, nell’unico modo che riteniamo corretto. Con le regole! Le regole, giuste o sbagliate, hanno un pregio: sono valide allo stesso modo per tutti.
Contro una regola scritta anche l’ultimo dei carabinieri ha la possibilità di ricorrere ad un giudice qualora lo ritenga necessario.

Tanti metri e troppe misure

Sempre più spesso veniamo a conoscenza di diversità di trattamento a fronte di casi analoghi, a seconda dell’ufficio/ufficiale coinvolto. Questo a prescindere dalla materia trattata.
L’assenza di regole certe o, peggio, l’eccessivo potere discrezionale nelle mani di chi ha la responsabilità di comando, può trasformare ogni decisione in possibile arma di ricatto o di imbonimento nei confronti del personale, specie quando scarseggia il buon senso.
Ma, addirittura, pare si riesca anche a far diventare motivo di vanto quello che ad altri viene contestato.
Confidiamo che le tante segnalazioni effettuate al Comando Generale, mai smentite in alcun modo perché fondate, riescano a sortire anche degli effetti positivi oltre alle solite ripercussioni (talvolta disciplinari) in capo a chi, mettendoci la faccia, cerca di migliore e far crescere l’Amministrazione, anche se talvolta, per farlo, è necessario criticare le figure di vertice.

Permessi sindacali

Con una circolare a dir poco discutibile, Persomil ha disposto che i dirigenti delle APCSM possano fruire della licenza straordinaria per svolgere attività sindacale.
Il fronte sindacale si è spaccato in tre: chi ha plaudito, chi ha criticato, chi è rimasto a guardare.
Noi di Asso.Mil. ci siamo schierati dalla parte delle regole giuste e certe, pertanto non possiamo accettare che venga compensato un buco normativo (la legge sindacale ha ritardi spaventosi) con l’invito ad avvalersi di istituti destinati a ben altro.
Sulla tematica è stata addirittura presentata un’interrogazione parlamentare a dimostrazione che chi si improvvisa sindacalista solo per fare i propri interessi è destinato ad essere smentito da regole e buon senso.
La circolare Persomil prevede che i permessi sindacali siano compensati dalla licenza straordinaria per “gravi motivi”, “gravi motivi” che spesso non sono riconosciuti neppure per assistere i propri congiunti. Un paradosso.
Siamo fermamente convinti che per essere credibili non si debba scendere a compromessi di comodo, ma rivendicare regole che devono essere rispettate anche dai “furbetti” di turno.

Soggiorni naturalistici

Anche quest’anno sono stati predisposti e avviati i soggiorni estivi naturalistici per i figli dei dipendenti dell’Amministrazione, mutuando quanto veniva fatto già nel CFS.
L’iniziativa avrebbe lo scopo di aiutare le famiglie con entrambi i genitori lavoratori nella complicata gestione dei figli nel periodo estivo, offrendo un’alternativa sostenibile agli esosi “centri estivi” privati.
Curioso rilevare come una gran parte degli aventi diritto al soggiorno naturalistico siano figli di ufficiali. Sembrerebbe addirittura che qualche militare della truppa sia stato contattato per ritirare la propria domanda a causa della indisponibilità dei posti, per poi essere garantiti ad altri.
In un periodo dove gli stipendi sono erosi da una inflazione galoppante, pare quanto meno fuori luogo favorire famiglie con redditi prevedibilmente più alti, per giunta ricorrendo a metodi che non lasciano traccia di questa ingiustizia.
Per questo motivo invitiamo tutti i colleghi a farsi rispondere formalmente ad ogni istanza presentata, sia per i soggiorni estivi che per ogni altra tipologia di richiesta, in modo da avere nel caso gli strumenti per poter rivendicare diritti che, probabilmente, spettano più a loro che ad altri.
La segreteria Asso.Mil. è a disposizione per ogni chiarimento e per ogni necessità in merito.