Assomil informa
8 MARZO 2023

È doveroso, ma soprattutto gradito, rivolgere un saluto a tutte le nostre colleghe in questo giorno speciale.
La ricorrenza della festa della donna quest’anno è ancora più importante di quanto sia stata sinora. Finalmente il Paese comincia ad evolversi come testimoniano le importantissime cariche istituzionali ricoperte (era ora!) da donne, quali la Presidenza del Consiglio e la Presidenza della Cassazione. Forse siamo sulla strada giusta per abbattere i pregiudizi legati al genere che fino ad oggi hanno costretto le donne a sostenere sforzi e sacrifici maggiori per dimostrare di possedere più capacità degli uomini per ottenere gli stessi incarichi e gli stessi riconoscimenti.
Auspichiamo che anche la nostra Amministrazione dia segnali tangibili affinchè si consolidi una vera parità di genere fra colleghi che vestono la stessa uniforme, facendo finalmente entrare dalle finestre l’aria nuova che si respira per le strade del Paese. È giunto il momento di assecondare il cambiamento per non ritrovarsi, ancora una volta, in ritardo sui tempi, ed essere costretti ad inseguire, o peggio, a subire l’evolversi positivo della nostra società.
Oggi mandiamo un augurio affettuoso a tutte le nostre colleghe, ricordando, con orgoglio, che le prime donne Generali nell’Arma dei Carabinieri provengono dall’oramai soppresso Corpo forestale dello Stato dove la presenza femminile era assai più cospicua rispetto a quanto non sia nell’Arma dei Carabinieri, sia in termini di numeri assoluti che per incarichi di responsabilità.
Gli ex Forestali, anche in questo campo, avrebbero più di qualcosa da insegnare.

Ge.Tra. FORESTALE

Pare imminente l’uscita della procedura Gestione Trasferimenti forestale che, come sempre, arriva con ritardo rispetto a quella del Ruolo Normale.
Secondo voci insistenti, quest’anno potrebbero essere riviste le regole con eliminazione di quei vincoli di cui ci lamentiamo da anni. È palese infatti che la Ge.Tra, così come era concepita, non si adattava ad una specialità così particolare come quella Forestale.
Sono serviti sei anni per iniziare a correggere le storture che fin da subito avevamo denunciato. Sei anni persi a causa di chi non ci ha ascoltato e di chi non ha voluto mettere in discussione le proprie scelte, ancorché non funzionali, dalle quali finalmente si sta tornando indietro.
Pare addirittura che si valuti la possibilità di eliminare del tutto la procedura per i Forestali, demandando direttamente al CUFA la gestione della mobilità. Se ciò accadrà, vogliamo sperare che vengano in qualche modo coinvolte le APCSM allo scopo di garantire i principi di equità e trasparenza nella gestione dei trasferimenti del personale.