In data 2 luglio 2021 terminerà il corso dei periti provenienti dal ruolo tecnico del Corpo forestale dello Stato che hanno scelto di poter transitare nel ruolo ispettori forestali, con conseguente assegnazione ad impiego operativo, come da previsioni del bando che esclude la possibilità di rientro nella propria sede, atteso che tutti provengono da sedi amministrative.
In più occasioni sono state date rassicurazioni per le vie brevi in merito alle assegnazioni, tali da generare nei discenti aspettative legittime, ancorché ossequiose dei criteri conosciuti e rispettosi delle regole di settore.
Purtroppo le sedi per le assegnazioni prospettate in occasione della visita dell’Ufficio Marescialli del Comando Generale, avvenuta in data 18 giugno u.s., sembrano non aver tenuto conto di molte delle garanzie offerte sino a quel momento, risultando oltremodo penalizzanti, nonostante la disponibilità anche di sedi più gradite ai discenti, sempre rientranti fra le minori articolazioni operative e con la vacanza organica prevista.
Atteso che l’età media dei corsisti si aggira intorno ai cinquanta anni, è ragionevole ritenere che le relative situazioni familiari potrebbero subire gravi e irrimediabili contraccolpi in caso di assegnazioni che vadano a stravolgere assetti e equilibri domestici derivanti dalle grandi distanze da coprire quotidianamente fra il luogo di lavoro e la residenza familiare.
La clausola di salvaguardia del bando che prevede la riassegnazione alla sede di provenienza in caso di destinazione non gradita, pur offrendo un “paracadute” ai diretti interessati, pare una soluzione non rispettosa dei criteri di economia, efficienza e funzionalità – a cui tutte le Pubbliche Amministrazioni dovrebbero ispirarsi – in caso di rinunce evitabili. Infatti, in presenza di soluzioni percorribili e gradite, si vanificherebbero le ingenti spese sostenute per un corso di circa sette mesi, soprattutto in considerazione che il rientro alla sede di provenienza potrebbe avvenire anche in sovrannumero.
Per quanto sopra si chiede di valutare la possibilità di rivedere i criteri di assegnazione dei corsisti andando a considerare anche soluzioni che, nel rispetto delle previsioni del bando e delle dotazioni organiche, possano incontrare maggior gradimento dei diretti interessati.

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