Ci è stato segnalato che da qualche giorno l’ufficio cassa del Servizio Amministrativo sito al C.U.F.A. erogherebbe gli anticipi di missione ai militari aventi titolo solo ed esclusivamente tramite bonifico bancario e non più anche in contanti, con le conseguenti lamentele del personale interessato.
Da alcune verifiche informali, non sembrano esistere note ufficiali che dispongano tale nuova procedura per le strutture che amministrativamente dipendono dallo stesso C.U.F.A.
Si evidenzia come tale procedura amministrativa, soprattutto per ordini di servizio comandati con brevissimo preavviso o nell’imminenza del weekend, possa penalizzare i militari che, con i tempi tecnici degli accrediti bancari, spesso si troveranno costretti a dover anticipare le spese di missione, vanificando il senso dell’anticipo di missione.
Ma oltre a quanto sopra i militari lamentano movimentazioni sui propri conti che potrebbero anche incidere per altri aspetti, come ad esempio la dichiarazione I.S.E.E..
Pur conoscendo i limiti previsti per legge relativi alla movimentazione di contante, ad oggi fissati a 2000 euro e dal prossimo 1 gennaio 2023 fissati a 1000 euro, si ricorda che trattasi di “rimborsi spese” per motivi di servizio e non certo operazioni di carattere privato.
Per quanto sopra si chiede di effettuare i necessari approfondimenti devoluti a garantire l’erogazione degli anticipi di missione anche in contanti per coloro che ne facciano richiesta oltre ad emanare disposizioni univoche per tutti i Servizi Amministrativi in modo da assicurare analoghe procedure per tutti i militari sull’intero territorio nazionale.

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