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Fake news e fatti veri

Da qualche giorno si rincorrono voci secondo le quali si sarebbe tenuto un tavolo tecnico al Comando Generale Arma con la partecipazione delle APCSM rappresentative per discutere, fra le altre cose, della completa riorganizzazione della specialità forestale.
Da quanto ci è dato sapere, parliamo della più classica della fake news, fatta girare ad arte per non meglio precisati motivi. Ci meraviglierebbe del resto venire a scoprire che queste APCSM, fino ad oggi completamente disinteressate alle sorti dei carabinieri forestali, contribuissero ad un processo riorganizzativo della specialità.
Ma forse più che di meraviglia dovremmo parlare di vero e proprio timore, memori delle (non) attenzioni riservate sinora sia da pare della defunta Rappresentanza Militare che dalle sette sigle rappresentative (ricordiamo che ben cinque sono a guida di ex cocer).
Giusto per rinfrescare un po’ la memoria ai forestali, ecco di seguito un rapido riassunto delle puntate precedenti.
Alcuni di questi signori già dal 2016 avevano inneggiato all’assorbimento per poi proseguire l’anno dopo appoggiando la circolare 104 del 28 novembre 2017 che, di fatto, ha annullato anni di conquiste sindacali.
Non si sono fatti remore nel sottoscrivere ben sette FESI e due contratti che sono sempre stati penalizzanti per i forestali. Ben sei di queste sigle proposero di annullare l’indennità di alta montagna durante i lavori dell’ultimo rinnovo contrattuale, dopo che nel precedente non si erano curati di far includere i comandanti di stazione forestali nell’indennità di comando, ingiustizia mai sanata con i successivi FESI e tantomeno nell’ultimo rinnovo contrattuale.
E non parliamo del lassismo sulle scelte infauste dell’amministrazione a carico dei forestali: soppressione delle infermerie presidiarie nelle strutture forestali, gestione della mobilità, cambio nomenclatura da stazione a nucleo (con una sigla che ci accusò di fare terrorismo psicologico quando prevedemmo che sarebbe stata una grandiosa presa in giro senza che si concretizzassero i vantaggi promessi) e tanto altro.
Magari a tanti forestali è sufficiente leggere qualche sviolinata di circostanza, mai confermata dai fatti, per scegliere di iscriversi a determinate sigle sindacali per poi cercare Asso.Mil. quando devono tentare di risolvere problemi o partecipare alle rivendicazioni che noi portiamo avanti anche con azioni legali.
Ma tant’è!

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