| Indennizzo Forestali |
L’iniziativa di far causa al Governo per ottenere soddisfazione a seguito della pronuncia CEDU sulla militarizzazione coatta dei Forestali sta andando avanti.
Molti ci chiedono notizie, soprattutto dopo aver letto alcuni comunicati “superficiali” di altri sindacati.
I colleghi che si sono affidati allo studio legale che noi, unitamente alla Ferfa e ad Unforced, abbiamo individuato come il più appropriato, sono poco più di mille e a breve riceveranno comunicazioni direttamente dall’avvocato.
Siamo cauti riguardo ai numeri diffusi da altri sindacati, che potrebbero non essere attendibili.
Informiamo che ci sono stati i primi approcci con il Governo per saggiare la disponibilità ad una eventuale apertura della mobilità.
L’Avvocato Lizza ha già dimostrato, ancora una volta semmai ce ne fosse bisogno, professionalità e serietà nelle prime fasi di questo percorso, studiato nel dettaglio e che probabilmente non sarà breve.
Ringraziamo i buon temponi che, dopo aver scimmiottato le altrui iniziative, sciorinano dati probabilmente non propri e scrivono di ricorsi quando trattasi di altro, offrendo ottimi spunti per le comunicazioni al personale.
| Rinnovo contrattuale |
Dopo le recenti buste paga implementate da FESI, arretrati contrattuali e rimborsi IRPEF, finalmente, già con il cedolino di agosto, si potrà avere la reale percezione di quanto abbiamo sempre sostenuto: gli aumenti, tanto vantati da chi ha sottoscritto il rinnovo contrattuale, non sono sufficienti a contrastare la perdita del potere di acquisto.
Con un rinnovo contrattuale insufficiente e già scaduto a pochi giorni dalla sua sottoscrizione, sarebbe opportuno chiedere, quanto prima e con azioni incisive, il rinnovo per il triennio 2025/2027 ma, purtroppo, sembra non ci siano le sensibilità e gli interessi adeguati per farlo.
| Sindacati di sé stessi |
Molti sindacati militari sembrano più interessati a tutelare i propri interessi che a risolvere le problematiche del personale.
Ad inizio luglio, una nota congiunta firmata da 18 APCSM è stata inviata a ministeri e uffici addetti per chiedere variazioni delle norme che regolano l’attività sindacale nella compagine militare.
Tuttavia, anziché chiedere soluzioni per le problematiche del personale, questi sindacati sembrano più interessati a ottenere privilegi per sé stessi, come l’allargamento dello status di sindacalista rappresentativo anche ai comandanti di corpo.
Ciò potrebbe comportare disparità di trattamento e ulteriore discrezionalità.
La richiesta di benefici economici per i distaccati sindacali e la recente nota congiunta confermano che molti scelgono di fare sindacato per coltivare propri interessi, palesando la loro vera natura.

